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Abbigliamento a strati: come “vestirsi a cipolla” in modo corretto!
Se durante un’escursione ti dicessero che hai un “abbigliamento a cipolla”, non prenderlo come un insulto, ma piuttosto come un complimento tecnico per il tuo abbigliamento a strati.
Proprio così! La frontiera dell’abbigliamento da escursione è proprio quella di vestirsi a strati, o come si dice volgarmente, “a cipolla”.
In questo articolo proveremo a rispondere alla classica domanda che ci viene posta comunemente dai nostri clienti alle prime esperienze:
“Come vestirsi in montagna senza commettere errori?”
La domanda, a dirla tutta, solitamente ci arriva in ritardo. Magari dopo aver sofferto il freddo durante un’escursione invernale, o essersi trovati completamente “inzuppati” dopo il classico temporale estivo.
Un’altra circostanza molto comune è quella di beccarsi una bella influenza per aver indossato capi non traspiranti e pieni zeppi di sudore, con un bel venticello “di contorno”.
E così quella che avrebbe dovuto essere una serena escursione nella natura, si trasforma in un’esperienza negativa da non voler più ripetere.
Ti sveliamo un segreto:
l’era delle tute acetate, dei maglioni di lana della nonna e del pigiama sotto i pantaloni (sì, c’è chi lo ha fatto davvero) sono finiti da un pezzo!
La nuova frontiera dell’abbigliamento a strati ormai si basa su tre qualità fondamentali:
Traspirabilità, leggerezza, impermeabilità.
Abbigliamento a strati: la regola dei 3 layers!
Come soddisfare al meglio i tre requisiti sopraelencati? Per usare gli inglesismi, ormai nel linguaggio tecnico dovremmo parlare di tre strati fondamentali: base layer, mid layer e outer Layer.
Vestirsi a strati: il base layer
Il base layer non è altro che il primo strato a contatto con il nostro corpo. In questa categoria entrano a pieno titolo l’intimo tecnico, o le così dette “sotto-combinazioni”.
La caratteristica fondamentale che questo strato deve avere è soprattutto la traspirabilità: deve quindi allontanare dal corpo l’umidità prodotta con il movimento disperdendo il calore in eccesso e mantenendo costante la temperatura corporea.
Spesso tra i migliori base layer abbiamo le maglie tecniche a “compressione”, che aiutano a sostenere la muscolatura.
Alcune di queste maglie sono fatte con materiali ricercati, frutto di test e ricerche scientifiche che hanno dimostrato le ottime prestazioni e la massima igiene in ogni condizione. Se cerchi dei prodotti che soddisfino al meglio questi requisiti, ti consigliamo questo base layer X-TECH, il cui utilizzo è ottimale a temperature comprese tra 0° e 25°.
Vanno invece evitati come la peste materiali scadenti come quelli proposti nei grandi magazzini o da venditori inesperti, che contengono sostanze chimiche nocive per la nostra pelle.
Vestirsi a strati: il mid layer
Il secondo strato, così detto “mid layer” (lo strato di mezzo) può essere composto da uno o più strati in base alle necessità. Sicuramente il dictat da rispettare in questo caso è la leggerezza.
Quel calore che prima si ricercava nel maglione, nella camicia, e nella maglia della tuta sovrapposti, oggi si ottiene con un semplice pile o una maglia termica poco ingombrante.
Se realizzata con tessuti idrofughi, ancora meglio! Non si inzupperà e necessiterà di poco tempo per asciugarsi.
Anche qui il consiglio è quello di prestare attenzione alla qualità dei materiali affinché non contengano coloranti e sostanze chimiche che possono provocare allergie ed irritazioni.
Per te che cerchi un mid layer realizzato con i migliori materiali e in grado di garantire le massime prestazioni, ti consigliamo questa fantastica felpa termica firmata Ferrino.
Vestirsi a strati: l’outer layer
L’ultimo strato detto guscio o outer layer è lo strato a contatto con l’esterno. Se ti chiedessimo adesso quali caratteristiche dovrebbe avere questo cosiddetto guscio, probabilmente non avresti nessun dubbio nel rispondere:
Impermeabilità!
Eppure è capitato tante volte che come strato esterno qualcuno abbia pensato bene di usare la sua felpa più cool, che alla minima pioggerella si è completamente inzuppata trasformando l’escursione in un calvario.
L’outer layer ideale è sicuramente una Hardshell o una Softshell, che hanno caratteristiche sia di impermeabilità che di wind stopper, garantendo l’isolamento da acqua e vento in maniera tale da poter continuare la tua attività di outdoor in qualunque condizione climatica.
Ne esistono alcune modulabili che si trasformano in gilet staccandone le maniche e altre con prese d’aria a cerniera che favoriscono la circolazione nei punti più soggetti a sudorazione nei momenti di necessità.
Esiste una vastissima scelta di giacche e gusci nel nostro store e per tutti i gusti. Noi ti consigliamo vivamente di scegliere questa giacca Helikon, che oltre a rispecchiare alla perfezione le qualità sopraelencate, è anche dotata di rinforzi sui punti più sensibili.
Abbigliamento a strati: i nostri consigli
Cosa da non sottovalutare nel vestirsi a “cipolla” è l’aria che si crea tra i vari strati di abbigliamento, che ha il ruolo di fornire ulteriore isolamento a supporto delle nostre esigenze.
Ecco quindi che per rispondere alla domanda inziale “come vestirsi in montagna?”, possiamo dire che:
Il perfetto abbigliamento è composto da 3 strati fondamentali:
base layer, midlayer e outer layer (guscio).
Ognuno di questi strati deve rispecchiare al meglio queste 3 qualità:
traspirabilità, leggerezza e impermeabilità.
Il compromesso perfetto tra minimo ingombro e massima resa ti consentirà di vivere al massimo del godimento la tua avventura nella natura!
Ultimo consiglio:
Quando hai dubbi sul tuo abbigliamento a strati (soprattutto durante tue prime escursioni), è sempre meglio affidarsi a mani esperte di venditori appassionati piuttosto che a scaffali pieni di promozioni inutili.
Solo chi come noi (e pochi altri) vive al massimo la tua stessa passione ed ha già affrontato i tuoi problemi in passato, potrà proprorti la migliore soluzione per rendere piacevole ed indimenticabile la tua esperienza in outdoor.
Sul nostro sito web troverai tutto l’occorrente il tuo abbigliamento a strati, così che tu possa vivere le tue escursioni con le massime prestazioni e senza la minima preoccupazione.
Ricordati sempre che non esiste buono o cattivo tempo, ma esiste solo buono o cattivo equipaggiamento!
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